Fai bei sogni…

Fai bei sogni è uno di quei libri che divori. Per poi dispiacertene.

Lo divori perchè è vero, sincero, genuino. Parla di emozioni, di passato e di presente. Parla di noi. Lo divori perchè dice la verità.

Ti dispiace di “averlo divorato” perchè vorresti aver avuto più tempo per comprenderne ogni sua parte, ogni sua parola… vorresti ricominciare da capo, dalla prima pagina.

Onestamente non conoscevo Massimo Gramellini. O meglio lo conoscevo di riflesso. Ora lo conosco: l’ho sentito parlare al Festival dell’ Internazionale a Ferrara e mi è subito piaciuto. Un uomo intelligente, che non si piange addosso, ma che ricerca in continuazione la verità. Un uomo che parla di vita, di morte, di dolore, di amore con semplicità ma anche con la dovuta e giusta onestà, senza paura e senza pudore.

Fai bei sogni è il primo libro che ho letto di Gramellini e non sarà neanche l’ultimo, dato che sono già alla lettura dell’altro suo famosissimo libro “L’ultima riga delle favole”, che sento ancora più mio.

Vi consiglio di leggerlo. Non starò a spiegare perchè e come mi è piaciuto. Vi lascio le parti che mi hanno fatto più riflettere e vi auguro una buona lettura.

Capitolo III – pagina 21

“Io mi rifiutai di vederla. Ero ancora convinto che sarebbe tornata. Appartiene alla mia natura non considerare irreparabili le sconfitte. I film che preferisco sono quelli in cui il protagonista perde tutto, ma arrivato sull’orlo del baratro fa un passo indietro e incomincia la rimonta…… I morti rimpiccioliscono e i sopravvissuti incattiviscono, come innamorati respinti. Sono offesi con il mondo che non soffre quanto loro.”

Capitolo III – pagina 28

“Non essere amati è una sofferenza grande, però non è la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. CI toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe brutalmente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa di indefinito”.

Capitolo XXI – pagina 114

“Il sogno di scrivere si era materializzato in forma imprevedibile, quando avevo creduto di non desiderarlo più. Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione.”

P.s mia cugina mi ha prestato tre suoi libri. Me li ha lasciati in un sacchetto di plastica, dentro al quale ho trovato un suo messaggio:” Ciao Giulia, ti lascio i tre  libri di Gramellini. Buona Lettura, Buon Lavoro e buona vita! IN un epoca di sms e vita digitale, questa semplice sorpresa mi ha fatto tanto piacere! Ecco perchè ho voluto allegare la foto del biglietto stesso appoggiato sul libro!

3 pensieri riguardo “Fai bei sogni…

  1. CIao GIuilia, condivido le tue osservazioni su questo scrittore, che ho scoperto per caso anch’io, dopo averne sentito tanto parlare. Ho letto anche “l’ultima riga delle favole”, toccante anch’esso . Te lo raccomando. Vedrai che resterai estasiata per la freschezza del linguaggio e la profondità del tema. Il mio preferito resta ad ogni modo “fai bei sogni”-Baci, Gio.

    1. Ciao Giovanna! Lo sto leggendo ora… o meglio lo sto finendo! Sono estasiata dalle sue parole…
      Mi piace pensare che “l’ultima riga delle favole” sia proprio quella del lieto fine, quella dove tutto torna a posto, dove si inizia nuovamente a vivere “nonostante tutto”. L’ultima riga delle favole è quella dove sei di nuovo felice, perchè hai vissuto un lungo percorso di crescita….. UN BACIO

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